Comunicati ENEA Comunicati sindacali 

ENEA: COMUNICATO 17 OTTOBRE 2023 L’ENEA E L’ART. 15

 

 

 

Questa O.S. prende atto del comunicato ai Ricercatori e Tecnologi dell’ENEA inviato dal Presidente con il quale si sono esposte le motivazioni che hanno portato alla decisione di aumentare la platea dei posti messi a bando.

A nostra memoria è una delle pochissime volte che l’ENEA fa partecipi i R&T delle sue motivazioni in modo garbato e trasparente e non burocratico.

Nel comunicato però si afferma che “piuttosto che continuare in discussioni e contenziosi sulla perfettibilità di un bando alternativo, ritengo più costruttivo lavorare da subito sui criteri delle prossime procedure”.

Prendiamo atto che anche il Presidente è convinto della necessità di rivedere i criteri; però ci domandiamo perché siano passati quasi due anni senza che si sia prodotto un disciplinare che consenta ai R&T di conoscere prima dell’emissione dei bandi, i criteri da utilizzare per la valorizzazione delle proprie professionalità, disciplinare presente in quasi tutti gli Enti Pubblici di Ricerca.

Ricordiamo che le procedure adottate da ENEA hanno necessitato di quasi due anni di lavoro e che nel frattempo Enti come il CREA hanno bandito ben due bandi, permettendo il recupero della carriera dei lavoratori.

Nella storia dell’ENEA troppe volte le progressioni di carriera si sono svolte con procedure quasi “irrituali”, che non potevano trovare verifica in sede giudiziaria in quanto l’ENEA non era compresa tra gli enti pubblici di ricerca.

Con l’emissione del bando summenzionato l’ENEA continua a dimenticare di essere un Ente inserito nel d.lgs. n. 218 del 2016 e pare continuare imperterrito a porre in essere valorizzazioni dei R&T basate su procedure “alla vecchia maniera”, dimenticando che l’art. 15 del CCNL recita: “comma 5. L’accesso al II livello del profilo di ricercatore e tecnologo avviene anche attraverso procedure selettive affidate ad apposite Commissioni esaminatrici finalizzate all’accertamento del merito scientifico ovvero tecnologico, attivate con cadenza biennale all’interno dei profili di ricercatore e tecnologo. Il numero dei posti destinati alle procedure di cui al presente comma sarà definito con riferimento al numero degli appartenenti al livello inferiore.”.

Identica statuizione è prevista al comma 6 per i passaggi dal II al I livello.

Non è stato sufficiente ad ENEA aver dovuto ritirare in autotutela il precedente bando del 2014 sull’art. 15 e vedersi condannata alle spese giudiziarie.

Ricordiamo a tutti che con quel ricorso abbiamo bloccato un pericoloso precedente che limitava la partecipazione al concorso a tutti quei ricercatori e tecnologi che non avevano maturato un’anzianità nella fascia retributiva precedente (livello) per un “periodo esageratamente lungo” pari a 25 anni per il passaggio dal II al I livello e 8 anni per quello dal III al II.

Altresì ricordiamo che nell’estate 2022, in sede di informativa sindacale, Enea dichiarava alle OO.SS. “che per la procedura ex art. 15 CCNL Ricerca si resta in attesa della definizione delle commissioni e che la procedura sarà ultimata entro la fine dell’anno[1]. Per la definizione delle commissioni l’ENEA ha impiegato quasi 6 mesi credendo di non poter retribuire i commissari, misconoscendo che già dall’anno 2022 era noto alle Pubbliche Amministrazioni, in base al DPCM 24 aprile 2020, il fatto che fosse possibile pagare i compensi per i membri delle commissioni di concorsi sia interni, sia esterni. Tale comportamento ha provocato così un ulteriore allungamento dell’iter procedurale. Inoltre ci era stato comunicato in più occasioni che era sicura l’emissione di un secondo bando per 131 posti nel 2023.

Il proseguire nella nostra richiesta al TAR non significa come qualche Organizzazione Sindacale ha scritto “buttare l’acqua con il bambino”, o tramare per la soppressione dell’art. 15, significa, nel caso il TAR accogliesse le nostre ragioni, assicurare a tutti i ricercatori e tecnologi procedure di valorizzazione della carriera, a nostro avviso, rispettose del citato art. 15.

Tali procedure idonee non sembrano essere una priorità da difendere per le altre organizzazioni sindacali, che in sede di informativa sui criteri da adottare nel bando, si sono limitate a suggerire solo modifiche sui punteggi da assegnare ai titoli, mentre solo questa O.S. ha suggerito le modalità per il cambiamento della struttura dei criteri, suggerimento che è stato del tutto ignorato sia dall’Ente che dalle altre OO.SS..

Pur volendo sorvolare sui ritardi dell’ENTE che, ribadiamo, ha avuto più di due anni per poter rivedere i criteri, non essendo questa una O.S. ideologica ma pragmatica, consci che la situazione, solo ed esclusivamente per responsabilità dell’Ente, si sta incancrenendo, questa organizzazione sindacale è disposta a riconsiderare l’opportunità di proseguire con il ricorso a condizione che almeno i 131 posti e gli ulteriori posti finanziati dal DL n. 75 del 2023 (finanziamento MASE), siano assegnati con un nuovo bando con criteri nuovi e a nostro avviso più rispondenti alla valorizzazione del personale di un Ente di Ricerca. Tutto ciò però naturalmente solo a valle dell’avvenuta pubblicazione di questo nuovo bando.

I tempi per pubblicare un bando entro il 31 dicembre 2023 ci sono e basterebbe solo riproporre in bilancio per l’anno 2024 lo stesso ammontare valevole per le 131 posizioni, così come del resto già avvenuto per il bando in essere relativo alle 250 posizioni.

Inoltre, ci pare superfluo sottolineare che un nuovo bando assicurerebbe la partecipazione anche ai ricercatori e tecnologi che non hanno partecipato al primo bando o che sono stati esclusi da esso ed anche a coloro i quali non siano tra i vincitori della selezione in essere anche a causa delle motivazioni che ci hanno indotto a presentare il ricorso, garantendo loro una selezione con criteri a nostro avviso più idonei alla valorizzazione delle loro professionalità.

SEGNALIAMO CHE, QUALORA L’ENEA NON CONSIDERASSE POSITIVAMENTE LA OPPORTUNITÀ DI APPROFONDIRE LE MOTIVAZIONI DELLA NOSTRA DISPONIBILITÀ E RISULTASSE SOCCOMBENTE, CI SARÀ UN ULTERIORE RALLENTAMENTO DELLE CARRIERE, LA CUI RESPONSABILITÀ NON È DI CHI CHIEDE AL TAR LA VERIFICA DEL RISPETTO DELLA NORMATIVA, MA DI CHI PENSA DI POTER GESTIRE PROCEDURE “IRRITUALI” CHE RISULTASSERO NON CONFORMI ALLA NORMATIVA.

 

La Delegazione FGU – RICERCA – ANPRI  ENEA

[1]      Comunicato al Personale della O.S. UIL – RUA ENEA (2022_08_05_ENEA_rimandati_a_settembre.pdf (uilrua.it) )  – 05/08/22 RIMANDATI A SETTEMBRE

http://

Related posts

Leave a Comment

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: